Il Pastore di Erma
- Dettagli
- Categoria: Veritatem inquirere
- Visite: 140
Introduzione, Traduzione “Vulgata”, Concordanza, Bibliografia
Il Pastore di Erma è un testo molto conosciuto; nell’antichità ha riscosso stima e notorietà tali da essere considerato un libro ispirato, tanto che in alcune comunità veniva letto pubblicamente, almeno in Oriente, finché la sua lettura fu proibita.
Perché questa nuova edizione dopo quella apparsa in Germania nel 2014? La risposta risiede nel far conoscere in modo ancora più ampio il testo della Vulgata soprattutto attraverso due peculiari contributi racchiusi in queste pagine: quello della bibliografia e della concordanza.
La Bibliografia mette il punto finale – al oggi, 2024 – su quanto è stato prodotto a proposito dei contenuti del testo, con un’attenzione particolare al catalogo dei manoscritti greci e latini, offrendone tutte le coordinate per una loro conoscenza ed eventuale valorizzazione.
La Concordanza offre l’opportunità per uno studio filologico della terminologia anche in vista di una più attenta conoscenza del valore contenutistico del testo a livello teologico e spirituale, come pure nella interpretazione e valorizzazione del dato biblico.
L’Introduzione permette di entrare nei contenuti richiamando l’attenzione sulla tematica racchiusa nel racconto, orientata fondamentalmente alla Penitenza, mentre si è illuminati circa il rapporto tra le due traduzioni latine – la Vulgata (sec. II-III) e la Palatina (sec. V) – e le fonti greche.
Le cinque “visioni”, i dodici “precetti” e le dieci “similitudini” o parabole in cui è articolato il testo, sono riportati in queste pagine senza alcun apparato critico che invece si trova nell’edizione del 2014; solo l’aggiunta dei titoli in lingua italiana intende offrire un aiuto nel percorrere i contenuti del testo latino; ed è su questo testo che è stata realizzata la Concordanza.
La conoscenza del documento offre la possibilità di immergersi nel panorama letterario che è fiorito e si è sviluppato nei primi secoli, e che recensisce una mole di lavori che sono all’origine di quella traditio christiana che continua ad alimentare la conoscenza del passato, come pure la trasmissione del messaggio evangelico nel confronto con tante culture. L’incontro con queste opere permette di approfondire il pensiero di Padri e Scrittori ecclesiastici che hanno plasmato con il loro contenuto la vita e la vitalità di numerose Chiese.
Il Pastore è un’opera edificante, quasi un vasto esame di coscienza nell’ambito della Chiesa romana, con un pressante invito alla penitenza secondo uno stile apocalittico. In quel tempo, molti avevano aderito alla fede cristiana ma, talora, vi vivevano senza entusiasmo o venendo meno ai propri impegni di vita; accanto ai martiri c’erano i codardi e gli apostati. In questo orizzonte il messaggio del Pastore è un invito a non togliere ad alcuno la speranza della salvezza ma anche a porre un argine alla sfrenatezza nei costumi e nel modo di vivere pagano.
Andrzej W. Suski, è stato il primo vescovo della diocesi di Toruń e Gran Cancelliere della Facoltà di Teologia presso l’Università Niccolò Copernico della stessa Città. Le sue continue e prolungate ricerche sulle fonti liturgiche hanno offerto un prezioso esito editoriale, come è possibile constatare soprattutto nei titoli della collana “Veritatem inquirere” e “Fontes scrutari”.
Paolo Cecconi, ha conseguito la laurea specialistica in scienze dell’antichità, il diploma di paleografo-archivista presso la Scuola Vaticana di Paleografia Diplomatica e Archivistica, e il dottorato di ricerca in filologia greca e latina. Dal 2012 al 2016 ricercatore in filologia classica presso l’Università di Würzburg. Dal 2017 direttore dello Stadtarchiv di Chemnitz e membro del direttivo dell’Associazione degli Archivisti della Germania. Dal 2024 è membro della sottocommissione per la conservazione presso la BKK - Bundeskonferenz der Kommunalarchive im Deutschen Städtetag. Autore di studi e articoli sul Pastore di Erma, sui miti tebani, sulla gestione degli archivi e sull’amministrazione digitale, dall’atto elettronico all’archiviazione digitale.
Manlio Sodi, è ordinario di liturgia e comunicazione religiosa. Presidente emerito della Pontificia Accademia di Teologia e membro della Pontificia Accademia di Latinitas, già direttore di Rivista Liturgica, ha diretto le collane Monumenta Studia Instrumenta Liturgica e Monumenta Liturgica Piana (Ed. Lev); attualmente dirige la collana Sapientia ineffabilis (Ed. If Press) e la collana dell’Istituto per la valorizzazione delle Abbazie storiche della Toscana (Ed. Olschki). È visiting professor presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (Firenze).
Alessandro Toniolo, dottore in teologia, dirige e cura il sito www.liturgia.it. È stato docente di “analisi computazionale delle fonti liturgiche in lingua latina”, di cui ha costruito modalità di ricerca e concordanze computazionali, come si può vedere nel sito e nelle numerose pubblicazioni realizzate insieme al prof. Manlio Sodi e pubblicate nelle collane Monumenta Liturgica Concilii Tridentini, Monumenta Studia Instrumenta Liturgica e Monumenta Liturgica Piana edite dalla Libreria Editrice Vaticana. Si vedano pure alcune opere edite nella presente collana Veritatem inquirere.