Vir fidelis multum laudabitur. Nel centenario della nascita di Mons. Alvaro del Portillo
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Vir fidelis multum laudabitur - Nel centenario della nascita di Mons. Álvaro del Portillo, 2 volumi
Nei due volumi sono raccolti i contributi presentati al Convegno “Vir fidelis multum laudabitur”, organizzato dalla Pontificia Università della Santa Croce in occasione del centenario della nascita di Mons. Álvaro del Portillo.
Del Portillo, secondo le parole trasmesse da Papa Francesco a S.E.R. Mons. Javier Echevarría, proprio in occasione del Convegno, fu un «sacerdote zelante che seppe coniugare una intensa vita spirituale fondata sulla fedele adesione alla roccia che è Cristo, con un generoso impegno apostolico che lo rese pellegrino nei cinque continenti, seguendo le orme di San Josemaría, meritevole della biblica frase tratta dal libro dei Proverbi: “vir fidelis multum laudabitur”».
La sua figura è approfondita secondo tre aspetti fondamentali.
In primo luogo, la sua relazione con l’Opus Dei, sia come figlio e collaboratore del Fondatore, sia come suo primo successore.
In secondo luogo, il suo amore per la Chiesa che si è poi tradotto, da un lato, in un contributo di notevole spessore al Concilio Vaticano II e alla nuova Codificazione canonica e, dall’altro, nel servizio alle Chiese particolari.
Infine, alcuni temi salienti del suo messaggio spirituale – eco degli insegnamenti di San Josemaría – che vanno dalla Nuova Evangelizzazione, al sacerdozio, alla riflessione sui fedeli e laici nella Chiesa e ad altri aspetti correlati.
Álvaro del Portillo (Madrid 1914 – Roma 1994), Vescovo, Prelato dell’Opus Dei e primo Gran Cancelliere della Pontificia Università della Santa Croce. Seguendo gli insegnamenti di san Josemaría, gettò le radici della propria dedizione al compimento della missione ricevuta in un profondo senso della filiazione divina. Il suo amore alla Chiesa si manifestava nella totale comunione con il Papa ed i vescovi. La carità verso tutti, la sollecitudine vivissima per le sue figlie ed i suoi figli dell’Opus Dei, l’umiltà, la prudenza e la fortezza, l’allegria e la semplicità, la dimenticanza di se stesso e l’ardente anelito di conquistare anime a Cristo, rispecchiato nel motto episcopale – regnare Christum volumus! – assieme alla bontà, alla serenità e al buon umore che da lui emanavano, sono aspetti che si fondono a comporre il ritratto della sua anima.
«Vir fidelis multum laudabitur (Pr 28,20). Queste parole della Scrittura evidenziano la virtù più caratteristica del Vescovo Álvaro del Portillo: la fedeltà. Fedeltà indiscussa a Dio, anzitutto, nel compimento pronto e generoso della sua volontà; fedeltà alla Chiesa e al Papa; fedeltà al sacerdozio; fedeltà alla vocazione cristiana in ogni istante ed in ogni circostanza della vita» (Decreto sulle virtù).